Terza Tappa: La Spagna, passando per i Pirenei e… Lourdes!

Martedì 13 Agosto 2024. Una giornata che ricorderò, come poche volte capita. Si parte presto verso Lourdes, colazione in Campeggio con cappuccino, croissant e pan cioclolat, poi via per la  A61 direzione Tolosa e poi Tarbes per arrivare a Lourdes alle porte del Parco Nazionale dei Pirenei.
Essendo un fuori dal range dei 400 Km, puntiamo ad una stazione di ricarica appena arrivati a Lourdes e Lidl ci permette di ricaricare (solo con tessera RFID AUDI). Compriamo qualcosa per pranzo con ciò che c’è alla Lidl e poi via verso la Cattedrale. Come dicevo nulla era programmato, ci troviamo in fila per le immersioni nelle vasche di Lourdes. Avevo visto un programma RAI che ne parlava e da quanto detto all’ingresso, non c’era coda per gli uomini, peccato che non era vero. Stoicamente in coda e diligentemente per 3 ore, senza aver pranzato, è arrivato il nostro turno. Ho pregato in continuazione, sentendo la preghiera in Francese mentre nella mia testa scorreva in Italiano nella lunga attesa. Poi entriamo in un ingresso suddiviso in stanze per cambiarsi come camerini con tendoni a strisce bianchi e blu. Un via vai continuo di persone a Lourdes come aiutanti laici o meno, ci troviamo su una panca a leggere nelle diverse lingue cosa avremmo potuto fare. Dopo esserci tolti gli abiti nel camerino, in coda davanti alla vasca. Supportati ogni passo da tre inservienti, prima via le mutande e coperti da un asciugamano completamente gestiti dagli inservienti, giù per i gradini nella vasca, nell’acqua non gelata di più! Una sensazione di freddo estremo nelle ossa, sempre accuditi diligentemente da almeno due persone a sinistra e destra, subito in preghiera per i minuti necessari, mai sollecitato ho potuto veramente pregare per il tempo che ho desiderato pensando intensamente alla mia vita, e poi essere accompagnati, di schiena nella vasca (n.d.r allo Spagnolo Bacalao o al Milanese Salmone “fosbori”), io mi sono completamente immerso di schiena come un battesimo. Rialzato dai due inservienti, completamente paralizzato dal freddo e dall’esperienza in se pregando sono uscito dalla vasca e mi sono rivestito dopo aver ricevuto i migliori auguri dagli inservienti che mi hanno accompagnato in questa esperienza. Mi sono rivestito, continuando a pregare, come un mantra, mentre uscivo dal quel posto incredulo di cosa eravamo riusciti a fare. Dopo poco, ritrovati tutti abbiamo acceso un mega cero e ci siamo spostati nella Grotta e più in la per vedere la cattedrale, in uno stato di shock particolare, dovuto alla forte emozione probabilmente, e il freddo dell’acqua che è rimasto nelle ossa per un po’. 

Risaliti in auto, sempre nel mood di una esperienza speciale che ti lascia la testa tra le nuvole, ho seguito il programma e provato a raggiungere il Campeggio al Faro, che non aveva risposto alle email inviate ma che sembrava proprio un bel posto. Arrivati un po’ in balia della ricarica senza perdersi nell’ansia siamo arrivati al Camping Faro de Higuer. 
Il campeggio è isolato sulla costa rocciosa appena passato il confine della Spagna, addentrandoci senza una speranza di ricarica, troviamo un campeggio meraviglioso, ci accoglie in maniera altrettanto meravigliosa il proprietario del campeggio, consigliandoci in Spagna di evitare di parlare inglese, che capiscono meglio l’italiano, facendo un allegro siparietto con me e con Matteo.
Anche se siamo partiti presto, la lunga attesa a Lourdes non ci ha permesso di andare a visitare San Sebastian, quindi dopo aver montato la tenda abbiamo cenato in tranquillità nel Campeggio al ristorante fronte mare. Prima cena spagnola in Spagna! Ecco.

Diario di bordo:

Comodo andare a fare la spesa e nel frattempo ricaricare il veicolo. Ovunque la ricarica HPC (veloce) è a pagamento, ma in alcuni posti, la ricarica AC (lenta) viene inclusa gratuitamente per 2 ore. Non ci sono mai riuscito, verificherò in futuro.